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giovedì 22 aprile 2010

Bertrand Russell testimone della grande storia. Pratica e teoria del bolscevismo.



Bertrand Russell è stato uno dei più importanti ed influenti intellettuali del Novecento. Nato nel 1872 e quindi formatosi in epoca vittoriana, ebbe una vita lunghissima. Morì nel 1970. Suo nonno paterno era lord John Russell, eminente politico britannico, primo ministro e grande esperto di relazioni internazionali.
Il pensiero di Russell fu caratterizzato dall'incontro tra il tradizionale empirismo del suo paese e la logica. Ebbe profonda influenza sulla filosofia novecentesca, in particolare sul positivismo logico e sulla filosofia analitica.
Significativa la sua adesione ad una concezione oggettiva e realistica della verità come corrispondenza ai fatti. Questa posizione soprattutto, ma anche la grande chiarezza della sua scrittura, suscitarono l'ammirazione di Karl Popper.
Visse della sua attività di scrittore, conseguendo il premio Nobel per la letteratura. Scrisse quindi molto per un vasto pubblico, pubblicando opere dirette alla divulgazione e all'esposizione delle proprie personali preferenze morali, politiche e religiose. Questo taglio particolare ne ha consentita l'ampia utilizzazione nelle battaglie culturali oggi in atto, realizzata anche con numerose nuove edizioni.
Non sono state invece ristampate alcune opere notevolissime, capaci di sollevare il velo che copre un passato a dir poco imbarazzante e di mostrare la vera origine di una eredità ideale e concettuale ancora diffusa. L'ultima edizione italiana della sua Autobiografia in tre volumi e di Pratica e teoria del bolscevismo risale all'inizio degli anni Settanta. Quest'ultima opera in particolare costituisce la fondamentale testimonianza di avvenimenti e personaggi storici che hanno davvero segnato profondamente il secolo scorso.
Bertrand Russell visitò la Russia sovietica alla fine della primavera del 1920, circa due anni e mezzo dopo la Rivoluzione d'Ottobre, quando Lenin, nel pieno delle sue facoltà, era saldamente a capo del nuovo regime comunista. Pratica e teoria del bolscevismo è il resoconto di questo viaggio. La grande intelligenza di Russell comprende con chiarezza la natura totalitaria e poliziesca del regime. Il filosofo inglese, pur prevenuto a favore dell'esperimento comunista, ne coglie e denuncia aspetti a lungo poi taciuti dai politici italiani che quella spaventosa realtà ben conobbero.
Russell, tra l'altro, riuscì ad ottenere una lunga intervista con lo stesso LeninL'incontro del grande intellettuale con il grande rivoluzionario è raccontato nella parte prima, capitolo terzo, del libro. Si tratta di pagine assolutamente da non perdere. Pratica e teoria del bolscevismo è ormai introvabile nella sua vecchia edizione italiana di quaranta anni fa, ma si può scaricare integralmente e gratuitamente  e leggere direttamente in inglese. La proverbiale chiarezza di Russell la rende comprensibile anche a chi non ha una conoscenza profonda della lingua. 



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